Conoscere, rappresentarsi e stare nello spazio pubblico senza intermediazioni. La newsletter di febbraio è un invito a camminare la tua città.

Il presente è politico in ogni forma: nel modo in cui usiamo i nostri soldi e il nostro tempo, in come ci organizziamo e ci relazioniamo, in come abitiamo lo spazio pubblico. Ci parla dei rapporti di potere a cui partecipiamo. È necessario che ci chiediamo quali sono, e soprattutto se ci sta bene che rimangano gli stessi anche nel futuro.
Conoscere, rappresentarsi e stare nello spazio pubblico senza intermediazioni. La newsletter di febbraio è un invito a camminare la tua città.
In questa nota voglio aprire due temi fratelli (quasi) nuovi: il movimento no global e la green economy.
Creare spazi di azione politica passa attraverso immaginare futuri possibili. Quattro modelli di futuro di Peter Frase è un libro per ridisegnare gli assi delle nostre scelte.
La politica è chiedersi che forma vogliamo che abbia il futuro. Le risposte coinvolgono il modo in cui usiamo i nostri soldi e il nostro tempo, in come ci relazioniamo e abitiamo lo spazio pubblico. Per questo è il presente ad essere politico.
Nota a partire dall’intervento di Paul B. Preciado al festival Sherocco di Ostuni: “Le ragioni per essere ottimistз” (Internazionale, 7 dicembre 2022)
Una ricerca sulla contemporaneità del mercato del lavoro digitale a partire dal concetto di “macchina per il lavoro” nel Capitale di Marx.