Ciao! Sono
Stefano Zuliani
[lui/ləi]
Ho 27 anni e vivo a Torino. Sono un blogger e un attivista eco/queer. Lavoro nella comunicazione e intanto studio Sociologia. Scrivo di politica, di benessere e cultura digitale, ma la mie vere passioni sono la narrativa di non-fiction e i racconti solarpunk.
La mia storia
Sono natə nel 1996 a Pordenone, da papà programmatore e mamma sociosanitaria. Nel 2015 mi sono diplomatə al Liceo Scientifico Applicato e ho fatto il mio primo stage in un’azienda di sviluppo web. Fin qui tutto bene.
L’anno dopo mi sono trasferitə a Milano e ho iniziato il corso in Scienze della Comunicazione alla Statale. Sono subito inciampatə nei gruppi di associazionismo GLBT, con cui ho iniziato a sperimentare l’attivismo e l’autoformazione. Restava quella passione per le tecnologie digitali, e alla fine mi sono laureatə con una tesi in Sociologia della Comunicazione sulle tecniche di produzione dell’identità online.
Nel 2018 mi sono trasferitə a Torino per frequentare la Scuola Holden, dove mi sono diplomatə in Scrittura e Storytelling.
Ho iniziato a lavorare come copywriter e social media manager freelance. Ho collaborato con l’agenzia creativa dieci04 a progetti tra cui la comunicazione social del Salone Internazionale Libro e della casa editrice Giulio Einaudi. Per quanto scomodo, ho capito molto presto che lavorare nel marketing e nella pubblicità non era la mia strada, e che alcune domande sul senso di quello che stavo facendo, era impossibile metterle a tacere.
Mi sono iscrittə all’università di Milano-Bicocca al master in Teoria Critica della Società. È qui che è iniziato in buona parte il percorso etico e politico condiviso che mi ha portato a sviluppare una visione estremamente critica del lavoro che stavo facendo e del contesto socioeconomico in cui è inserito. Ho terminato il master con un elaborato sull’Online Labour e il concetto marxiano di “macchina che serve al lavoro” in un mondo popolato di macchine digitali.
Nell’anno successivo, ho deciso di approfondire alcune pratiche politiche e Alternative Possibili. È nato il giardino punk, uno spazio digitale gestito dal Collettivo Contesto, dove scriviamo, leggiamo, dibattiamo, e di nuovo scriviamo, sui temi del solarpunk e della critica eco/queer anarchica.
Trainatə dall’interesse per le comunità informali, nel 2023 ho deciso di tornare ancora una volta all’università per riprendere gli studi in Sociologia. Nel frattempo collaboro con l’agenzia Curve Creative Studio, e abito (metaforicamente ma neanche tanto) gli spazi del circolo “Ottavio Mai” Arcigay Torino.
Sono unə scrittorə compulsivə, non nel senso che lo faccio di mestiere, ma che lo faccio continuamente. Scrivo perché ho una pessima memoria, non a caso il mio genere è il memoire.
Sono una persona trans* e queer, milito contro domini e per l’autodeterminazione, guardo alla giustizia climatica e alla società della cura. In generale, vedo politica ovunque io vada, e porto sempre in tasca un po’ di utopia.
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Lavoro spalla a spalla con professioniste e professionisti della comunicazione e del marketing per elaborare un’immagine coordinata per una comunicazione efficace di persone, associazioni, PMI e no profit.
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